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La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 06/07/2019
È nulla l'uomo : c'è chi possiede e c'è chi non possiede. Chi nell'anno passato era un ricco, ora nell'anno che corre è vagabondo. Perduta è l'acqua che correva l'anno scorso : oggi è un altro fiume. Rinsecchiscono i mari grandi un tempo, abissi ora diventano le rive.
Il en est ainsi pour toujours : l'homme n'est rien. L'un est riche, l'autre est pauvre. Tel était riche l'an passé qui est vagabond aujourd'hui. La rivière d'antan passe aujourd'hui ailleurs. De grands lacs sont à sec et d'anciens rivages sont dans l'abîme.
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Da chercheursdeverites Il 06/07/2019
La generosità crede sempre di essere in debito di cio che da.
La générosité croit toujours devoir ce qu'elle donne.
Da chercheursdeverites Il 05/07/2019
Al primo bicchiere è l'uomo che beve il vino, al secondo è il vino che beve il vino e al terzo è il vino che beve l'uomo.
À la première coupe, l'homme boit le vin ; à la deuxième coupe, le vin boit le vin ; à la troisième coupe, le vin boit l'homme.
Nevi e ghiacciai Oriente-Estremo Oriente video e foto Proverbi La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 22/05/2017
La lealtà non può mai essere imposta con la forza, con la paura, con l'incertazza e con l'intimidazione. La lealtà deriva da una scelta che solo gli spiriti forti hanno il coraggio di fare. E poichè è il frutto di una decisione fortemente meditata, non si mostra mai tollerante con il tradimento, pur rivelandosi sempre generosa verso gli errori. Essere leali è qualcosa che resiste al tempo e ai conflitti passeggeri.
La loyauté ne peut jamais être imposée par la force, par la peur, par l’insécurité ou par l’intimidation. Elle est un choix que seuls les esprits forts ont le courage de faire. Et parce qu’elle est le fruit d'un choix bien réfléchi, elle n’est jamais tolérante avec la trahison, mais elle est toujours généreuse avec les erreurs. Et parce qu’elle est un choix, elle résiste au temps et aux conflits passagers.
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Da chercheursdeverites Il 28/01/2017
Anche se la capacità di imbrogliare è segno di acutezza e di potere, l'intenzione di imbrogliare è senza dubbio segno di cattiveria o di debolezza.
L'adresse à pouvoir tromper semble être une marque de subtilité entre les hommes, néanmoins jamais la capacité de tromper ne procède que de malice ou de crainte, ou de faiblesse.
Mari e oceani Europa del Nord-Ovest video e foto Francia citazioni (A-J) Il Coraggio e la Paura La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 28/01/2017
E’ inutile essere ottimisti se non si è attivi allo stesso tempo.
Il est inutile d'être optimiste si l'on n'est pas actif en même temps.
Vulcano Bromo, Java - Indonesia
Paesaggi Oriente-Estremo Oriente video e foto Russia citazioni Il Coraggio e la Paura La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 05/09/2016
Se ami qualcuno, lascialo andare ! Se ritorna è sempre stato con te ! Se non ritorna, non lo è mai stato.
Si tu aimes quelqu'un, laisse le partir ! S'il revient, c'est qu'il a toujours été là, s'il ne revient pas, c'est qu'il ne l'a jamais été.
Da chercheursdeverites Il 14/03/2016
Incoraggia gli altri nei loro punti di forza e non sminuirli mai per le loro debolezze. Nel dare forza agli altri, anche tu diventerai più forte. Al contrario, mortificando gli altri, mortificherai solo te stesso. Il colore con cui dipingi una ringhiera è lo stesso colore che ti resta sulle mani.
Encourage les autres dans leurs points forts et ne les rabaisse pas dans leurs faiblesses. En donnant de la force aux autres, toi aussi tu deviendras plus fort. Si, au contraire, tu mortifies les autres, tu ne feras que te mortifier toi-même. La couleur avec laquelle tu peins une balustrade est la même que celle qui te reste sur les mains.
Parco Nazionale del Kelimutu, isola di Florès - Indonesia
Paesaggi Oriente-Estremo Oriente video e foto Oriente e Estremo-Oriente citazioni La forza e la debolezza
Da chercheursdeverites Il 13/02/2016
Quando il popolo diventa più illuminato rispetto al trono, esso è ben vicino ad una rivoluzione.
Quand le peuple est plus éclairé que le trône, il est bien près d'une révolution.
France paysages et villes Espagne musique La Solitudine e la Società La Collera e la Pazienza
Da chercheursdeverites Il 12/02/2016
La forza del lupo è il branco, e la forza del branco è il lupo.
La force du clan c'est le loup, la force du loup c'est le clan.
Deserti África video e foto Regno Unito-Irlanda citazioni La forza e la debolezza
Da chercheursdeverites Il 09/02/2016
Vincere con rabbia o per desiderio di vendetta significa darla vinta a colui che si pretende di sorpassare.
L’emporter en colère ou en vengeance, c’est se faire battre par celui qu’on prétend surpasser.
Parco Nazionale di Banff, lago Peyto - Canada
Nevi e ghiacciai Stati Uniti-Canada video e foto La collera e la pazienza La forza e la debolezza
Da chercheursdeverites Il 08/02/2016
L'uomo eccezionale si distingue dall'uomo ordinario : se il primo è molto esigente nei propri confronti il secondo non s'impone mai niente.
On distingue l’homme exceptionnel de l’homme ordinaire, car si le premier est très exigeant envers lui-même, le second ne s’impose rien.
Mari e oceani Spagna-Portogallo citazioni La forza e la debolezza
Da chercheursdeverites Il 07/02/2016
Tenere il nostro viso rivolto ai cambiamenti, e comportarsi come spiriti liberi in presenza del fato, è forza invincibile.
Tenir bon face au changement et se comporter comme des esprits libres en présence du destin est une force invincible.
Animali Stati Uniti citazioni La forza e la debolezza La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 04/02/2016
La competenza senza autorità è altrettanto impotente dell'autorità senza competenza.
La compétence sans autorité est aussi impuissante que l’autorité sans compétence.
Montagne e ghiacciai Oriente-Estremo Oriente video e foto Francia citazioni (L-Z) La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 04/05/2015
Proseguendo nel cammino chiamato "più tardi" arriviamo in una piazza chiamata "mai".
En suivant le chemin qui s’appelle "plus tard", nous arrivons sur la place qui s’appelle "jamais".
Dallol, Deserto di Danakil - Etiopia
Deserti Posti e fenomeni misteriosi África video e foto La Forza e la Debolezza Il Passato e l'Avvenire
Da chercheursdeverites Il 25/04/2015
Una persona è forte soltanto quando si regge sulla sua verità, quando parla ed agisce dalle sue convinzioni più profonde. Poi, in qualunque situazione, saprà sempre cosa dire e cosa fare. Potrà cadere, ma non proverà vergogna di se stesso o della sua causa.
Une personne n'est forte que lorsqu'elle s'appuie sur la vérité, quand elle parle et agit à partir de ses convictions les plus profondes. Ensuite, quelle que soit la situation, elle saura toujours quoi dire et quoi faire. Elle pourra tomber, mais elle n'aura jamais honte d'elle-même ni de sa cause.
Parco Nazionale di Manu - Perù
Paesaggi America Latina video e foto Russia citazioni La Forza e la Debolezza La Verità e la Menzogna
Da chercheursdeverites Il 03/01/2015
Nulla è più pericoloso di un'idea, quando è l'unica che abbiamo.
Rien n’est plus dangereux qu’une idée, quand on n’a qu’une idée.
Da chercheursdeverites Il 20/10/2014
Se ti lasci vincere una volta, dicendo che ti vincerai domani, mentre sai che il domani rinnoverai la sconfitta, sappi che arriverai ad essere così malato e debole, da non accorgerti più dei tuoi errori e da trovare sempre scuse per i tuoi atti.
Si tu te laisses vaincre une fois, en te disant que tu vaincras demain, et que demain ce soit la même chose, sache que tu en arriveras à être si malade et si faible qu'à l'avenir tu ne t'apercevras même plus de tes fautes, mais que tu seras toujours prêt à trouver des excuses à tes actes.
La Finestra Azzurra, Gozo - Malta
Mari e oceani Europa del Sud-Est video e foto Grecia citazioni La forza e la debolezza Il passato e l'avvenire
Da chercheursdeverites Il 04/10/2014
L'esistenza di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
L'existence d'un homme pur et généreux est toujours une chose sacrée et miraculeuse, de laquelle se dégagent des forces inouïes qui opèrent même à distance.
Deserti África video e foto Posti e fenomeni misteriosi Germania-Austria citazioni La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 04/10/2014
Da chercheursdeverites Il 04/10/2014
Il rancore è l’effusione di un sentimento d’inferiorità.
La rancune est l'épanchement d'un sentiment d'infériorité.
Las Medulas, Ponferrada - Espagne
Paesaggi Spagna-Portogallo video e foto Spagna-Portogallo citazioni La collera e la pazienza
Da chercheursdeverites Il 28/09/2014
Gli ho chiesto la forza e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte. Gli ho chiesto la saggezza e Dio mi ha dato problemi da risolvere. Gli ho chiesto la prosperità e Dio mi ha dato muscoli e cervello per lavorare. Gli ho chiesto il coraggio e Dio mi ha dato pericoli da superare. Gli ho chiesto l'Amore e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare. Gli ho chiesto favori e Dio mi ha dato opportunità. Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo ma tutto quello di cui avevo bisogno. La mia preghiera è stata ascoltata.
Je lui ai demandé la Force, et D-ieu m'a donné la difficulté pour me rendre fort. Je lui ai demandé la Sagesse, et D-ieu m'a donné des problèmes à résoudre. Je lui ai demandé la Prospérité, et D-ieu m'a donné des muscles et un cerveau pour travailler. Je lui ai demandé du Courage, et D-ieu m'a donné des dangers à surmonter. Je lui ai demandé l'Amour, et D-ieu m'a confié la tâche d'aider les nécessiteux. Je lui ai demandé des Faveurs, et D-ieu m'a donné des opportunités. Je n'ai rien reçu de ce que je voulais, mais j'ai obtenu tout ce dont j'avais besoin. Ma prière a été entendue.
Deserti Stati Uniti-Canada video e foto La Fede e la Religione
Da chercheursdeverites Il 25/09/2014
La persévérance est invincible. C'est par elle que le temps dans son action détruit et renverse toute puissance.
La perseveranza è invincibile. È da essa che il tempo per la sua azione distrugge e rovescia ogni potenza.
Espagne peinture Surréalisme (à partir de 1924) Grèce citations La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 24/09/2014
Non si discute per aver ragione ma per capire.
On ne discute pas pour avoir raison, mais pour comprendre.
La Portada, Antofagasta - Cile
Mari e oceani America Latina video e foto America latina citazioni La parola e il silenzio L'orgoglio e l'umiltà
Da chercheursdeverites Il 08/09/2014
Il pessimista si lamenta al vento, l'ottimista aspetta che il vento cambi e il realista aggiusta le vele.
Le pessimiste se plaint du vent ; l'optimiste attend et le réaliste ajuste la voile.
Vigne vicino Epernay, Champagne - Francia
Paesaggi Francia video e foto Francia citazioni (A-J) La facilità e la difficoltà La forza e la debolezza
Da chercheursdeverites Il 29/08/2014
Votre joie est votre tristesse sans masque.
Et le même puits d'où jaillit votre rire a souvent été rempli de vos larmes...
Elles viennent ensemble, et si l'une est assise avec vous, à votre table, rappelez-vous que l'autre est endormie sur votre lit.
La vostra gioia è il vostro dispiacere smascherato.
E lo stesso pozzo dal quale si leva il vostro riso, è stato sovente colmato dalle vostre lacrime...
Giungono insieme e quando uno siede con voi alla vostra mensa, ricordatevi che l'altro giace addormentato sul vostro letto.
Da chercheursdeverites Il 07/08/2014
L'autorità che si fonda sul terrore, sull'oppressione e sulla violenza è un'ingiustizia e una torpitudine nello stesso tempo.
L'autorité qui se fonde sur la terreur, sur l'oppression et sur la violence est à la fois une honte et une injustice.
Da chercheursdeverites Il 13/07/2014
On peut blâmer son enfance, accuser indéfiniment ses parents de tous les maux qui nous accablent, les rendre coupables des épreuves de la vie, de nos faiblesses, de nos lâchetés, mais finalement on est responsable de sa propre existence, on devient qui l'on a décidé d'être.
Si può disprezzare la propria infanzia, accusare all'infinito i genitori di tutti i nostri mali,dare la colpa a loro delle prove della vita, delle nostre debolezze e viltà, ma alla fin fine siamo noi i responsabili della nostra vita, diventiamo ciò che abbiamo deciso di essere.
France musique France (L-Z) La Forza e la Debolezza La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 05/04/2014
Saldo e forte è solo l'albero che subisce il frequente assalto dei venti : è il continuo scuotimento a dargli più robustezza e più tenaci radici.
Seul l'arbre qui a subi les assauts du vent est vraiment vigoureux, car c'est dans cette lutte que ses racines, mises à l'épreuve, se fortifient.
Da chercheursdeverites Il 22/03/2014
Le volontà deboli si traducono in discorsi, le forti volontà si traducono negli atti.
Les volontés faibles se traduisent par des discours ; les volontés fortes par des actes.
Francia video Francia citazioni (L-Z) La Parola e il Silenzio La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 06/03/2014
Colui che, innocente, sopporta insulti, percosse e vincoli, avendo la pazienza come sua fortezza, costui io chiamo brahmana.
J'appelle sage celui qui, tout innocent qu'il est, supporte les injures et les coups avec une patience égale à sa force.
Paesaggi Oriente-Estremo Oriente video e foto Oriente e Estremo-Oriente citazioni La giustizia e l'ingiustizia La collera e la pazienza La forza e la debolezza
Da chercheursdeverites Il 03/07/2013
Faites en sorte que les vaincus puissent se féliciter de vous avoir pour vainqueur.
Fatte in modo che i vinti possano essere fieri di avervi come vincitore.
Univers Allemagne musique Orient-Extrême-Orient Romantisme en musique La Stima e il Disprezzo Universo
Da chercheursdeverites Il 21/09/2012
Gli uomini arrossiscono meno per i loro crimini che per le loro debolezze e vanità.
Les hommes rougissent moins de leurs crimes que de leurs faiblesses et de leur vanité.
Il Bene e il Male L'Orgoglio e l'Umilità La Forza e la Debolezza France peinture Classicisme en peinture (XVIIe et VIIIe siècles)
Da chercheursdeverites Il 13/07/2012
Al saggio non può capitare nulla di male: non si mescolano i contrari. Come tutti i fiumi, tutte le piogge e le sorgenti curative non alterano il sapore del mare, né l'attenuano, così l'impeto delle avversità non fiacca l'animo dell'uomo forte : resta sul posto e qualsiasi cosa avvenga la piega a sé; è infatti più potente di tutto ciò che lo circonda.
Rien de mal ne peut arriver à l'homme de bien : les contraires sont incompatibles. De même que tant de fleuves, de chutes de pluies torrentielles, de sources médicinales, n'altèrent le goût de la mer ni ne l'atténuent, le choc de l'adversité n'altère pas une âme vaillante : elle reste inébranlable, et quoi qu'il advienne elle plie les évènements à sa volonté car elle est plus puissante que tout ce qui vient du dehors.
Il Bene e il Male La Forza e la Debolezza Il Coraggio e la Paura Europe Centrale et Orientale musique Romantisme et post-romantisme en musique (début du XIXe s.au début du XXe s.) Cieli e nuvole
Da chercheursdeverites Il 05/06/2012
Alla gente non manca la forza, ma la volontà.
Ce n'est pas la force qui manque aux gens, mais la volonté.
.Francia video La Forza e la Debolezza Il Coraggio e la Paura
Da chercheursdeverites Il 04/05/2012
È meglio zoppicare sulla via, che camminare a forte andatura fuori strada.
Il vaut mieux suivre le bon chemin en boitant que le mauvais d'un pas ferme.
Francia video La Facilità e la Difficultà La Forza e la Debolezza Il Bene e il Male
Da chercheursdeverites Il 28/04/2012
Tu seras aimé, le jour ou tu pourras montrer ta faiblesse sans que l'autre s'en serve pour affirmer sa force.
Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza.France musique
Da chercheursdeverites Il 17/04/2012
La solitudine è la patria dei forti.
La solitude est la patrie des forts.
Deserti África video e foto Canada-Quebec citazioni La Solitudine e la Società La Forza e la Debolezza
Étienne de la Boëtie - Discorso sulla servitù volontaria (estratti)
Da chercheursdeverites Il 10/03/2012
Per ora, vorrei solo comprendere come è possibile che tanti uomini, tanti paesi, tante città e nazioni tollerino talvolta un solo tiranno, che non ha altro potere che quello che gli danno; che ha il potere di nuocere loro solo finché essi possono sopportarlo; che non potrebbe far loro alcun male, se non quando essi preferiscono sopportarlo piuttosto che contraddirlo.
Quale vizio, o piuttosto, quale disgraziato vizio? Vedere un numero infinito di persone non obbedire, ma servire; non essere governati, ma tiranneggiati; senza che gli appartengano né beni né parenti, né mogli né figli, né la loro stessa vita! Sopportare i saccheggi, le licenziosità, le crudeltà, non di un esercito, non di un’orda barbara, contro cui bisognerebbe difendere innanzitutto il proprio sangue e la propria vita, ma di uno solo. E non di un Ercole né di un Sansone, ma di un solo omuncolo, molto spesso il più vile ed effeminato della nazione; non avvezzo alla polvere delle battaglie, ma a malapena alla sabbia dei tornei; non solo incapace di comandare gli uomini con la forza, ma in imbarazzo già a servire vilmente l’ultima donnicciola! Chiameremo questa vigliaccheria ? diremo che coloro che servono sono codardi e deboli ? Se due, tre o quattro persone non si difendono da un’altra, questo è strano, ma tuttavia possibile; si potrà ben dire giustamente che è mancanza di coraggio. Ma se cento, mille sopportano uno solo, non si dovrà dire che non vogliono, che non osano attaccarlo, e che non è vigliaccheria, ma piuttosto spregevolezza ed abiezione ?
Se si vedono, non cento, non mille uomini, ma cento paesi, mille città, un milione di uomini non assalire uno solo, che li tratta nel migliore dei casi come servi e schiavi, come potremmo chiamare questa? Vigliaccheria ? Ora, naturalmente in tutti i vizi ci sono dei limiti, oltre i quali non possono andare: due uomini, e forse anche dieci, possono temere uno solo; ma se mille, un milione, mille città non si difendono da uno solo questa non è vigliaccheria, perché non arriva fino a questo punto; proprio come il coraggio non arriva fino al punto che uno solo dia la scalata ad una fortezza, assalga un esercito, conquisti un regno. Dunque quale vizio mostruoso è mai questo che non merita nemmeno il nome di vigliaccheria, e per il quale non si trova un termine sufficientemente offensivo, che la natura rinnega di aver generato e la lingua rifiuta di nominare ?
Per di più questo tiranno solo, non c’è bisogno di combatterlo, non occorre sconfiggerlo, è di per sé già sconfitto, basta che il paese non acconsenta alla propria schiavitù. Non bisogna togliergli niente, ma non concedergli nulla. Non occorre che il paese si preoccupi di fare niente per sé, a patto di non fare niente contro di sé. Sono dunque i popoli stessi che si lasciano o piuttosto si fanno tiranneggiare, poiché smettendo di servire ne sarebbero liberi. È il popolo che si assoggetta, che si taglia la gola e potendo scegliere fra l’essere servo e l’essere libero, lascia la libertà e prende il giogo; che acconsente al suo male, o piuttosto lo persegue.
Certo, come il fuoco di una piccola scintilla diviene grande e si rafforza sempre, e più trova legno, più è pronto a bruciarne, e se non vi si mette dell’acqua per spegnerlo, basta non metterci più legno, non avendo più da consumare, si consuma da sé, diviene senza forza e non è più fuoco; allo stesso modo i tiranni, più saccheggiano, più esigono, più rovinano e distruggono, più gli si dà, più li si serve, tanto più si rafforzano e divengono sempre più forti e più rinvigoriti per annientare e distruggere tutto; ma se non gli si dà niente, se non gli si obbedisce, senza combattere, senza colpire, restano nudi e sconfitti e non sono più niente, o sono come il ramo che diviene secco e morto quando la radice non ha più linfa e nutrimento.
Poveri e miseri popoli insensati, nazioni ostinate nel vostro male e cieche nel vostro bene, vi lasciate strappare sotto gli occhi la parte migliore del vostro reddito, saccheggiare i vostri campi, derubare le vostre case e spogliarle dei mobili antichi e di famiglia! Vivete in modo da non poter vantare niente che sia vostro; e ciònonostante sembrerebbe per voi un grande favore tenere in affitto i vostri beni, le vostre famiglie e le vostre vite. E tutto questo danno, questa disgrazia, questa rovina, non vi viene da molti nemici, ma bensì da un solo nemico, da colui che voi fate così potente com’è, per il quale andate coraggiosamente in guerra, per la cui grandezza non rifiutate certo di affrontare la morte. Colui che tanto vi domina non ha che due occhi, due mani, un corpo, non ha niente di più dell’uomo meno importante dell’immenso ed infinito numero delle nostre città, se non la superiorità che gli attribuite per distruggervi.
Siate decisi a non servire più, ed eccovi liberi. Non voglio che lo scacciate o lo scuotiate, ma solo che non lo sosteniate più, e lo vedrete, come un grande colosso al quale è stata tolta la base, piombare giù per il suo stesso peso e rompersi.
Ma, in fondo, è del tutto inutile discutere se la libertà sia un dato di natura, visto che non si può tenere nessuno in schiavitù senza fargli torto, e che non c’è niente al mondo di così contrario alla natura, che è tutta razionale, dell’ingiustizia. Se ne deve concludere che la libertà è un dato naturale, e per ciò stesso, a mio avviso, che non solo siamo nati in possesso della nostra libertà, ma anche con la volontà di difenderla.
Gli animali, per Dio! se gli uomini non fanno troppo i sordi, gli gridano: "Viva la libertà !" Molti muoiono appena sono catturati: come il pesce muore appena fuori dall’ acqua, così quelli chiudono gli occhi e non vogliono sopravvivere alla loro libertà naturale. Se gli animali avessero tra loro qualche gerarchia, farebbero dell’esser liberi la loro nobiltà. Gli altri, dai più grandi ai più piccoli, quando sono catturati, fanno un resistenza così accanita con unghia, corna, becco e zampe, da dimostrare a sufficienza quanto gli sia caro ciò che stanno per perdere.
Così dunque, se ogni essere dotato di sensibilità, dal momento che ce l’ha, avverte il male della sottomissione ed insegue la libertà, se le bestie, che pure sono fatte per servire l’uomo, possono adattarsi a servire solo manifestando il desiderio contrario, quale evento sventurato ha potuto snaturare talmente l’uomo, l’unico nato davvero per vivere liberamente, e fargli perdere il ricordo del suo stato primitivo ed il desiderio di riacquistarlo?
Vi sono tre tipi di tiranni : gli uni ottengono il regno attraverso l’elezione del popolo, gli altri con la forza delle armi, e gli altri ancora per successione ereditaria.
Chi ha ricevuto il potere dello Stato dal popolo dovrebbe essere, forse, più sopportabile e lo sarebbe, penso, sennonché appena si vede innalzato al di sopra degli altri, lusingato da quel non so che chiamato grandezza, decide di non spostarsi più da lì.
Gli eletti trattano i sudditi come se avessero catturato dei tori da domare; i conquistatori li considerano una loro preda; i successori pensano di farne dei loro schiavi naturali.
È incredibile come il popolo, appena è assoggettato, cade rapidamente in un oblio così profondo della libertà, che non gli è possibile risvegliarsi per riottenerla, ma serve così sinceramente e così volentieri che, a vederlo, si direbbe che non abbia perduto la libertà, ma guadagnato la sua servitù.
Ma è certo che la consuetudine, che ha una grande influenza su di noi, ne ha soprattutto nell’insegnarci a servire e, come si dice di Mitridate che si abituò a bere il veleno, nell’insegnarci ad ingoiare ed a non trovare amaro il veleno della servitù.
Non vedo oggi nessuno che, udendo parlare di Nerone, non tremi al solo nome di questo spregevole mostro, di questa ripugnante peste del mondo; e tuttavia, di costui, di quest’incendiario, di questo boia, di questa bestia selvaggia, si può ben dire che dopo la sua morte, spregevole quanto la sua vita, il nobile popolo romano ne ebbe un tale dispiacere, ricordandosi dei suoi giochi e dei suoi festini, che fu sul punto di portarne il lutto.
Perché dico tutto questo ? Non certo perché io ritengo che il paese o il territorio contino qualche cosa, poiché in tutti i paesi la soggezione è amara e piace l’esser libero; ma perché sono dell’avviso che si debba avere pietà per coloro che dalla nascita si sono trovati il giogo al collo, oppure che li si scusi, o meglio che gli si perdoni, se, non avendo visto neanche l’ombra della libertà e non avendone alcun sentore, non si accorgono di quale danno derivi dall’essere schiavi.
Diciamo dunque che all’uomo risultano naturali tutte le cose alle quali si educa e si abitua; ma gli è davvero innato solo quello a cui spinge la natura semplice e non alterata : così la prima ragione della servitù volontaria è l’abitudine: come i più bravi destrieri che prima mordono il freno e poi ne gioiscono, e mentre prima recalcitravano contro la sella, ora si addobbano coi finimenti e tutti fieri si pavoneggiano sotto la bardatura.
Dicono che sono sempre stati sottomessi, che i loro padri hanno vissuto così. Pensano di essere tenuti a sopportare il male e lasciano che gli si dia ad intendere con l’esempio, basando sull’estensione del tempo il potere di coloro che li tiranneggiano.
Si trovano sempre alcuni di carattere più fiero, che sentono il peso del giogo e non possono trattenersi dallo scuoterlo; che non si abituano mai alla soggezione e non possono fare a meno di avvedersi dei loro diritti naturali e di ricordarsi dei loro avi e del loro stato primitivo. Sono spesso questi che, con mente lucida e lo spirito acuto, non si accontentano come il popolino, di guardare ciò che è davanti ai loro piedi, ma guardano indietro ed avanti e ricordano anche il passato per giudicare il futuro e valutare il presente. Sono quelli che, avendo la mente di per sé ben fatta, l’hanno ancora migliorata con lo studio ed il sapere.
Il Gran Turco si è reso conto del fatto che i libri e l’istruzione danno più di qualunque altra cosa agli uomini il senso e la consapevolezza di sé e l’odio per la tirannia. Ora, comunemente, lo zelo e l’affetto di quelli che hanno conservato, nonostante il tempo, la devozione alla libertà, per quanto siano numerosi, resta senza effetto per il fatto che essi non si conoscono reciprocamente: sotto il tiranno, gli viene tolta del tutto la libertà di fare, di parlare e quasi anche di pensare, e rimangono tutti isolati con le loro idee.
Ma quello che è assolutamente certo è che il tiranno non pensa mai che il potere gli sia garantito, finché ha sotto di lui un solo uomo di valore.
In realtà, questa è il tipico atteggiamento del popolino, sempre più numeroso nelle città, che è sospettoso verso chi lo ama ed ingenuo verso chi lo inganna. Non pensiate che vi sia alcun uccello che si catturi meglio alla pania, né pesce che per golosità del verme, si attacchi più rapidamente all’amo di quanto tutti i popoli vengano attratti rapidamente alla servitù, per la minima piuma che passi loro, come si dice, davanti alla bocca. Ed è straordinario che si lascino andare così presto, basta solo che li si solletichi. I teatri, i giochi, le farse, gli spettacoli, i gladiatori, le bestie esotiche, le medaglie, i quadri ed altre simili distrazioni poco serie, erano per i popoli antichi l’esca della servitù, il prezzo della loro libertà, gli strumenti della tirannia. Questi erano i metodi, le pratiche, gli adescamenti che utilizzavano gli antichi tiranni per addormentare i loro sudditi sotto il giogo. Così i popoli, istupiditi, trovando belli quei passatempi, divertiti da un piacere vano, che passava loro davanti agli occhi si abituavano a servire più scioccamente dei bambini che vedendo le luccicanti immagini dei libri illustrati, imparano a leggere.
Dal momento che un re si è dichiarato tiranno, tutti i malvagi, tutta la feccia del regno, non parlo di quel gran numero di ladri e furfanti bollati, che in una repubblica possono fare ben poco, nel bene e nel male, ma quelli che sono posseduti da una ardente ambizione e da una notevole avidità, si ammassano attorno a lui e lo sostengono per prendere parte al bottino, ed essere, sotto il gran tiranno, tirannelli anch’ essi.
Tuttavia, vedendo queste persone che servono il tiranno per trarre profitto dalla sua tirannia e dalla servitù del popolo, mi assale spesso lo stupore per la loro disonestà, e talvolta la pietà per la loro stupidità.
Si ripercorrano tutte le storie antiche, si considerino quelle di cui abbiamo memoria, e si vedrà con chiarezza quanto è grande il numero di coloro che, avendo guadagnato con mezzi disonesti la confidenza dei principi, avendo utilizzato la loro malvagità o abusato della loro ingenuità, alla fine sono stati annientati da quegli stessi che avevano trovato tanta facilità nell’innalzarli, e che hanno mostrato altrettanta incostanza per abbatterli. Certamente nel novero così esteso di persone che si sono mai trovate vicine a tanti cattivi sovrani, poche, o nessuna, non hanno saggiato qualche volta su se stessi la crudeltà del tiranno che avevano precedentemente aizzato contro gli altri, e che hanno alla fine arricchito loro stessi con le loro spoglie.
Anche le persone dabbene, se qualche volta se ne trova qualcuna amata dal tiranno, o perché nelle sue grazie, o perché risplende in lei la virtù e l’integrità, che persino ai più cattivi ispira un certo rispetto di sé quando la si vede da vicino, ma le persone dabbene, io dico, non ci potrebbero resistere; occorre che sentano il male comune e che a loro spese provino cos’è la tirannia.
E, a dire il vero, quale amicizia si può sperare da colui che ha il cuore così duro da odiare i suoi sudditi, che non fanno che obbedirgli? E da colui il quale, per non sapere neanche amare, impoverisce se stesso e distrugge il suo dominio ?
Certamente, il tiranno non è mai amato né ama. L’amicizia è una cosa sacra, e si stabilisce solo fra brave persone, e con una stima reciproca. Essa si coltiva non tanto con i favori quanto con la vita retta. Quello che rende un amico certo dell’altro, è la conoscenza che ha della sua integrità: le garanzie che ne ha, sono la sua bontà naturale, la fede e la costanza. Non può esservi amicizia laddove c’è la crudeltà, laddove c’è la slealtà, laddove c’è l’ingiustizia. E fra i disonesti, quando si associano, c’è un complotto, non una compagnia; non si amano vicendevolmente, ma si temono l’un l’altro; non sono amici, ma sono complici.
Dunque è davvero penoso che, pur vedendo tanti esempi lampanti, vedendo il pericolo così presente, nessuno voglia imparare dalle altrui disgrazie e che, di tante persone che si avvicinano così volentieri ai tiranni, non ce n’è uno che abbia l’accortezza ed il coraggio di dir loro quello che disse nella favola, la volpe al leone, che faceva il malato : “Verrei volentieri a farti visita nella tua tana, ma vedo troppe tracce di animali che vanno avanti verso di te, e non ne vedo una che ritorni indietro.”
Questi miserabili vedono luccicare i tesori del tiranno e osservano sbalorditi i raggi della sua ostentazione; e, attratti da questa luce, si avvicinano e non si accorgono di mettersi nella fiamma che inevitabilmente li consumerà.
Come può accadere dunque che si trovi qualcuno che, con un pericolo così grande e con così poca sicurezza, voglia prendere questo posto disgraziato per servire con una tale difficoltà un signore così pericoloso ? Che tormento, che martirio è questo, mio Dio ? Esistere giorno e notte solo per pensare a piacere ad un uomo solo, e tuttavia aver timore di lui più di ogni altro al mondo; avere sempre l’occhio vigile, l’orecchio in ascolto, per intuire da dove verrà il colpo, per scoprire le imboscate, per avvertire la rovina dei suoi compagni, per scoprire chi lo tradisce, ridere con tutti e tuttavia temere tutti; non avere nessun nemico aperto né amico certo; sempre con il viso sorridente e il cuore paralizzato; non poter essere lieto e non osare essere triste !
Di costoro, i popoli, le nazioni, tutto il mondo a gara, perfino i contadini e i paesani, sanno i nomi, scoprono i loro vizi, addossano su di loro mille oltraggi, mille bassezze, mille maledizioni; tutti i loro discorsi, tutti i loro voti sono contro questi. Ad essi addebitano tutte le disgrazie, tutte le pesti, tutte le loro carestie. E se talvolta gli fanno in apparenza certi onori, nello stesso istante li maledicono nel loro cuore, e provano orrore per loro più che per le bestie feroci. Ecco la gloria, ecco l’onore che ricevono dal loro servizio verso la gente, che se potesse fare in mille pezzi il loro corpo, non sarebbe ancora soddisfatta né sollevata almeno in parte dalla sua pena. Ma anche dopo che sono morti, i posteri si danno da fare perché il nome di quei mangiapopoli sia annerito dall’inchiostro di mille penne, e la loro reputazione fatta a pezzi in mille libri.
Da parte mia penso proprio, e non mi sbaglio, che non ci sia nulla di così contrario a Dio, tanto buono e liberale, come la tirannia, che egli riservi laggiù delle pene particolari per i tiranni ed i loro complici.
Étienne de la Boëtie, umanista e poeta francese (1530-1663).
Da chercheursdeverites Il 06/03/2012
Per acquistare il potere e conservarlo, bisogna amare il potere. E l'ambizione non si accorda affatto con la bontà. S'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà.
Pour acquérir le pouvoir et le conserver, il faut aimer le pouvoir. Et l'ambition ne s'accorde pas avec la bonté, mais au contraire, avec l'orgueil, la ruse, la cruauté.
La Forza e la Debolezza L'Essere e l'Avere L'Orgoglio e l'Umiltà Il Bene e il Male
Da chercheursdeverites Il 29/02/2012
Le grandi anime posseggono la volontà, quelle piccole solo i desideri.
Les grandes âmes possèdent la volonté, les petites, seulement des désirs.
Paesaggi Francia video La Forza e la Debolezza Il Desiderio e lo Spirito
Da chercheursdeverites Il 19/02/2012
Le persone deboli sono le truppe leggere dell'esercito dei malvagi. Fanno più danni che l'esercito stesso. Loro infestano e devastano.
Les gens faibles sont les troupes légères de l'armée des méchants. Ils font plus de mal que l'armée même. Ils infestent et ils ravagent.
Diversi Il Bene e il Male Il Coraggio e la Paura La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 18/02/2012
Da chercheursdeverites Il 13/02/2012
Le cose non sono tanto dolorose o difficili di per se stesse : è la nostra debolezza e la nostra viltà che le rendono tali.
Les choses ne sont pas si douloureuses ni difficiles d'elles-mêmes ; mais notre faiblesse et notre lâcheté les font telles.
Francia musica Francia video La Facilità et la Difficoltà La Forza e la Debolezza Il Coraggio e la Paura
Da chercheursdeverites Il 11/02/2012
On ne commande à la nature qu'en lui obéissant.
Alla natura si comanda solo ubbidendole.
Da chercheursdeverites Il 11/02/2012
Se puoi vedere distrutto il lavoro di tuttta la tua vita. e senza dire una parola ricominciare, tu sarai un uomo.
Si tu peux voir détruire l'ouvrage de ta vie et, sans dire un seul mot, te remettre à le rebâtir, tu seras un homme, mon fils.
Europa dell'Ovest Regno Unito-Irlanda citazioni La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 02/02/2012
On fait de la critique quand on ne peut pas faire de l'art, de même qu'on se met mouchard quand on ne peut pas être soldat.
Si fa critica quando non si puo fare arte, nello stesso modo che uno diventa un delatore, quando non puo fare il soldato.
France peinture Impressionnisme (1860-1865) Musique moderne La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 23/01/2012
Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.
Celui qui est dans l'erreur compense avec la violence ce qui lui manque en vérité et en force.Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.
Paesaggi Germania-Austria citazioni La Collera e la Pazienza La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 20/12/2011
Toute destruction brouillonne affaiblit les faibles, enrichit les riches, accroît la puissance des puissants.
Ogni distruzione confusionaria indebolisce i deboli, arrichisce i ricchi, aumenta la potenza dei potenti.
Paysages France (L-Z) Canada musique La Forza e la Debolezza
Da chercheursdeverites Il 10/09/2011
Trois hommes sont puissants : le Pape, le Roi et celui qui n'a rien.
Tre sono i potenti : il Papa, il Re e chi non ha niente.
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