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La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 05/07/2019
L'ignoranza è il terreno fertile su cui fiorisce la dittatura.
La dictature s'épanouit sur le terreau de l'ignorance.
Mari e Oceani La Sapienza e l'Ignoranza La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 11/03/2019
Spesso si incontra il nostro destino sulla strada presa per evitarlo.
On rencontre sa destinée souvent par les chemins que l’on prend pour l’éviter.
Parco Nazionale della Valle della Morte - California
Deserti Stati Uniti-Canada video e foto Francia citazioni (L-Z) La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 11/09/2017
La libertà consiste nel scegliere tra due schiavitù : l'egoismo e la coscienza. Colui che sceglie la coscienza è l'uomo libero.
La liberté consiste à choisir entre deux esclavages : l'égoïsme et la conscience. Celui qui choisit la conscience est l'homme libre.
White Pocket, Parco Nazionale di Vermillion Cliffs - Arizona
Deserti Stati Uniti-Canada video e foto Francia citazioni (A-J) La Libertà e il Destino L'Orgoglio e l'Umilità
Da chercheursdeverites Il 22/05/2017
La lealtà non può mai essere imposta con la forza, con la paura, con l'incertazza e con l'intimidazione. La lealtà deriva da una scelta che solo gli spiriti forti hanno il coraggio di fare. E poichè è il frutto di una decisione fortemente meditata, non si mostra mai tollerante con il tradimento, pur rivelandosi sempre generosa verso gli errori. Essere leali è qualcosa che resiste al tempo e ai conflitti passeggeri.
La loyauté ne peut jamais être imposée par la force, par la peur, par l’insécurité ou par l’intimidation. Elle est un choix que seuls les esprits forts ont le courage de faire. Et parce qu’elle est le fruit d'un choix bien réfléchi, elle n’est jamais tolérante avec la trahison, mais elle est toujours généreuse avec les erreurs. Et parce qu’elle est un choix, elle résiste au temps et aux conflits passagers.
Mari e oceani America latina citazioni La Forza e la Debolezza La Verità e la Menzogna Il coraggio e la Paura
Da chercheursdeverites Il 21/05/2017
Fa di ogni passo una tua scelta. Crea te stesso e assumitene l'intera responsabilità.
Fais un choix de chacun de tes pas. Crée-toi et assumes-en l'entière responsabilité.
Lago Shimshal, Kashmir - India
Nevi e ghiacciai Oriente-Estremo Oriente video e foto Oriente e Estremo-Oriente citazioni La libertà e il destino La Vita e la Morte
Da chercheursdeverites Il 20/08/2016
Tutto quello che deve accadere accadrà, per quanti sforzi si compiano per impedirlo ; tutto quello che non deve accadere non accadrà, per quanti sforzi si compiano per ottenerlo.
Tout ce qui doit arriver arrivera, quels que soient vos efforts pour l’éviter ; tout ce qui ne doit pas arriver n’arrivera pas, quels que soient vos efforts pour l’obtenir.
Farfalla cometa (Argema mittrei) - Madagascar
Animali Oriente e Estremo-Oriente citazioni La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 14/03/2016
Essere appassiti, sfogliati, persino calpestati dai rudi piedi della sorte : è sulla terra la sorte del bello e del dolce.
Se faner, s’effeuiller, être foulé aux pieds de l’impitoyable destinée, tel est le sort de tout ce qui est beau et aimé sur la terre.
Stalattiti e stalagmiti - Mar Baltico
Nevi e ghiacciai Germania-Austria citazioni La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 12/02/2016
Puoi comprare il mio tempo, ma non la mia mente.
Vous pouvez acheter mon temps mais pas mon esprit.
Spiaggia, Lago Huron - Ontario
Posti e fenomeni misteriosi Stati Uniti-Canada video e foto Italia citazioni L'essere e l'avere Il desiderio e lo spirito
Da chercheursdeverites Il 11/02/2016
L'abitudine comincia come un filo di seta e diventa presto un cavo di acciaio.
L'habitude commence comme un fil de soie et devient vite un câble d'acier.
Da chercheursdeverites Il 10/02/2016
La parola che trattieni in te è tua schiava ; quella che ti sfugge è tua padrona.
Le mot que tu retiens entre tes lèvres est ton esclave. Celui que tu prononces est ton maître.
Deserto, Parco Naturale di Goblin Valley - Utah
Deserti Stati Uniti-Canada video e foto Proverbi La parola e il silenzio La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 10/02/2016
Quante persone sono come i cani, che vanno in cerca di un padrone !
Combien de gens sont comme les chiens qui sont en quête d'un maître !
La Grande Barriera Corallina - Australia
Mari e oceani Oceania Russia citazioni La solitudine e la società
Da chercheursdeverites Il 09/02/2016
Ce n'est pas la destination mais la route qui compte.
L'importante non è la destinazione ma la strada che si percorre.
Da chercheursdeverites Il 09/02/2016
Dove non c'è nessun padrone, ognuno è padrone ; dove ognuno è padrone, ognuno è schiavo.
Où il n'y a point de maître, tout le monde est maître ; où tout le monde est maître, tout le monde est esclave.
Cieli e nuvole Francia citazioni (A-J) La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 09/02/2016
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino ; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Un homme s'identifie peu à peu avec la forme de son destin ; un homme devient à la longue ses propres circonstances.
Paesaggi Oceania America latina citazioni La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 08/02/2016
La puissance de la pensée transforme le destin. L'homme sème une pensée et récolte une action ; il sème une action et récolte une habitude ; il sème une habitude et récolte un caractère ; il sème un caractère et récolte un destin. L'homme construit son avenir avec ses propres pensées et ses propres actes. Il peut le changer, car il en est le véritable maître.
La potenza del pensiero muta il destino. L'uomo semina un pensiero e raccoglie un'azione ; semina un'azione e raccoglie un'abitudine ; semina un'abitudine e raccoglie un carattere ; semina un carattere e raccoglie un destino. L'uomo costruisce il suo avvenire con il proprio pensare ed agire. Egli può cambiarlo perché ne è il vero padrone.
Proche et Moyen-Orient Orient-Extrême-Orient La Liberté et le Destin Il Passato e l'Avvenire
Da chercheursdeverites Il 07/02/2016
Tenere il nostro viso rivolto ai cambiamenti, e comportarsi come spiriti liberi in presenza del fato, è forza invincibile.
Tenir bon face au changement et se comporter comme des esprits libres en présence du destin est une force invincible.
Animali Stati Uniti citazioni La forza e la debolezza La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 06/02/2016
Tieni pronto l'ombrello prima che piova.
Que ton parapluie soit prêt avant qu'il pleuve.
Oriente-Estremo Oriente video e foto Proverbi La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 31/01/2016
È il carattere quello che segna il destino di ciascuno.
C'est son caractère qui fait à chacun sa destinée.
Da chercheursdeverites Il 31/01/2016
La libertà di opinioni presume che se ne abbiano.
La liberté d'opinion suppose d'en avoir une.
Il Monte Cervino - Italia - Svizzera
Nevi e ghiacciai Europa del Nord-Ovest video e foto Germania-Austria citazioni L'essere e l'avere La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 03/01/2016
Tutto quel che di fatto degrada la cultura, accorcia le strade che portano alla schiavitù.
Tout ce qui dégrade la culture raccourcit les chemins qui mènent à la servitude.
Francia video La Sapienza e l'Ignoranza La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 04/05/2015
È strana la vita, se ti rifiuti di accettare qualsiasi cosa tranne il meglio, spesso lo ottieni.
C'est curieux : quand on refuse tout sauf le meilleur, on l'obtient dans bien des cas.
Paesaggi Oriente-Estremo Oriente video e foto Regno Unito-Irlanda citazioni La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 18/04/2015
N'accuse point la mer à ton second naufrage.
Non accusare il mare del tuo secondo naufragio.
Da chercheursdeverites Il 18/04/2015
Tutti vogliono la libertà, almeno a parole, ma nessuno è veramente libero. E nessuno vuole veramente essere libero, perché la libertà comporta responsabilità : non arriva da sola.
Tout le monde veut la liberté, au moins en paroles, mais personne n'est vraiment libre. Et personne ne veut vraiment être libre, parce que la liberté comporte des responsabilités : elle n'arrive pas toute seule.
Paesaggi Oriente e Estremo-Oriente citazioni America Latina video e foto La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 05/03/2015
Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.
Pourquoi être tellement étonné qu'en voyageant, tu te sois ennuyé ? En t'emmenant avec toi-même, tu as fini par voyager précisément avec cet individu que tu voulais fuir.
Da chercheursdeverites Il 04/03/2015
Un giorno, da qualche parte, in qualche posto, inevitabilmente ti incontrerai con te stesso. E questa, solo questa, potrebbe essere la più felice o la più amara delle tue giornate.
Un jour quelque part, inévitablement tu feras la rencontre avec toi même. Et celle-là, seulement celle-là pourrait être la plus heureuse ou la plus amère de tes journées.
Mari e Oceani America Latina video e foto America latina citazioni La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 02/03/2015
Le destin ne vient pas de loin. Il grandit en chacun de nous.
Il destino non viene da lontano. Cresce dentro ciascuno di noi.
Italie musique Romantisme et post-romantisme en musique (début du XIXe s.au début du XXe s.) Grèce citations La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 14/02/2015
A ogni essere umano è stata donata una grande virtù : la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione - e altri sceglieranno per lui.
A tout être humain a été donnée une vertu : la capacité de choisir. Celui qui n’utilise pas cette vertu la transforme en malédiction et d’autres choisiront pour lui.
Da chercheursdeverites Il 23/11/2014
Lorsque l'homme s'habitue à voir les autres porter les chaînes de l'esclavage, c'est qu'il accepte lui-même un jour de les porter.
Quando un uomo si abitua a vedere gli altri portare le catene della schiavitù, vuol dire che lui stesso ammetterà di indossarle un giorno.
États-Unis-Canada États-Unis musique La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 27/10/2014
L'opinione pubblica è un tiranno assai debole paragonata alla nostra opinione personale. Ciò che determina il fato di un uomo è l'opinione che egli ha di sé stesso.
L'opinion publique est un faible tyran comparée à notre propre opinion. Ce qu'un homme pense de lui-même, voilà qui règle, ou plutôt indique, son destin.
Cieli e nuvole L'Apparenza e l'Illusione La Libertà e il Destino
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Da chercheursdeverites Il 19/10/2014
Accueille sereinement l'inévitable.
Accogli serenamente l'inevitabile.
Da chercheursdeverites Il 19/10/2014
L'esclavage crée le désir de libération ; l'exil, lui, fait naitre le rêve de la délivrance.
La schiavitù crea un desiderio di liberazione ; l'esilio, esso, fa nascere il sogno della liberazione.
Da chercheursdeverites Il 25/09/2014
Ils ne changent pas de coeur, mais seulement de ciel, ceux qui traversent les mers.
Non mutano il loro animo, ma solo il cielo, coloro che attraversano il mare.
Mers et océans Italie citations La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 07/08/2014
Quando la vostra libertà getta le catene diventa essa stessa la catena di una libertà più grande.
Votre liberté quand elle perd ses chaînes, devient elle-même la chaîne d'une liberté plus grande encore.
Cannon beach, Parco Nazionale Ecola - Oregon
Mari e oceani Stati Uniti-Canada video e foto Medio Oriente citazioni La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 13/07/2014
On peut blâmer son enfance, accuser indéfiniment ses parents de tous les maux qui nous accablent, les rendre coupables des épreuves de la vie, de nos faiblesses, de nos lâchetés, mais finalement on est responsable de sa propre existence, on devient qui l'on a décidé d'être.
Si può disprezzare la propria infanzia, accusare all'infinito i genitori di tutti i nostri mali,dare la colpa a loro delle prove della vita, delle nostre debolezze e viltà, ma alla fin fine siamo noi i responsabili della nostra vita, diventiamo ciò che abbiamo deciso di essere.
France musique France (L-Z) La Forza e la Debolezza La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 27/07/2013
L'uomo libero, che vive fra gli ignoranti, per quanto può, cerca di evitare i loro benefici.
L'homme libre, qui vit parmi les ignorants, s'applique autant qu'il le peut à éviter leurs bienfaits.
Europa dell'Ovest video Belgio - Olanda citazioni Stati-Uniti musica La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 16/02/2013
Il denaro che si possiede è lo strumento della libertà ; quello che s'insegue, lo è del servaggio.
L'argent que l'on possède est l'instrument de la liberté ; l'argent que l'on pourchasse est l'instrument de la servitude.
Europa dell'Ovest video Svizzera citazioni L'Essere e l'Avere La Libertà e il Destino
Da chercheursdeverites Il 02/11/2012
Le avversità domano e insegnano che cosa convenga fare ; la buona sorte, invece, suole impedire di riflettere e di agire adeguatamente.
L'adversité dompte et enseigne ce qu'il faut faire. La bonne fortune au contraire, fait dévier nos décisions et notre jugement.
Italia musica Colonne sonore La Libertà e il Destino La Felicità e la Sofferenza
Da chercheursdeverites Il 14/10/2012
È meglio perdersi che non partire mai.
Mieux vaut se perdre que de ne jamais partir.
Paesaggi America Latina video e foto Proverbi La libertà e il destino
Da chercheursdeverites Il 15/06/2012
Maledetto sia l'oppressore che viene con una frusta e che ci disprezza perché ci opprime.
Maudit soit l'oppresseur qui vient avec un fouet et qui nous méprise parce qu'il nous opprime.
Francia video La Libertà e il Destino La Stima e il Disprezzo
Da chercheursdeverites Il 13/05/2012
Connaître des malheurs à cause du destin, ce n'est pas la même chose que d'en connaître à cause de notre propre faute.
Avere guai per colpa del destino non è la stessa cosa che averne per colpa propria.
Da chercheursdeverites Il 29/04/2012
Cosa preferisci, chi ti vuole privare del pane in nome della libertà o quello che vuole la tua libertà per garantirti il pane ?
Que préfères-tu, celui qui veut te priver de pain au nom de la liberté ou celui qui veut t'enlever ta liberté pour assurer ton pain ?
Da chercheursdeverites Il 14/04/2012
Ceux qui peuvent renoncer à la liberté essentielle pour obtenir un peu de sûreté provisoire ne méritent ni la liberté ni la sûreté.
Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.
Da chercheursdeverites Il 04/04/2012
Avere schiavi non è niente ; è davvero intollerabile avere schiavi dandoli nome di cittadini.
Avoir des esclaves n'est rien ; ce qui est intolérable, c'est d'avoir des esclaves en les appelant citoyens.
Francia video La Libertà e il Destino La Solitudine e la Società Francia citazioni (A-J)
Étienne de la Boëtie - Discorso sulla servitù volontaria (estratti)
Da chercheursdeverites Il 10/03/2012
Per ora, vorrei solo comprendere come è possibile che tanti uomini, tanti paesi, tante città e nazioni tollerino talvolta un solo tiranno, che non ha altro potere che quello che gli danno; che ha il potere di nuocere loro solo finché essi possono sopportarlo; che non potrebbe far loro alcun male, se non quando essi preferiscono sopportarlo piuttosto che contraddirlo.
Quale vizio, o piuttosto, quale disgraziato vizio? Vedere un numero infinito di persone non obbedire, ma servire; non essere governati, ma tiranneggiati; senza che gli appartengano né beni né parenti, né mogli né figli, né la loro stessa vita! Sopportare i saccheggi, le licenziosità, le crudeltà, non di un esercito, non di un’orda barbara, contro cui bisognerebbe difendere innanzitutto il proprio sangue e la propria vita, ma di uno solo. E non di un Ercole né di un Sansone, ma di un solo omuncolo, molto spesso il più vile ed effeminato della nazione; non avvezzo alla polvere delle battaglie, ma a malapena alla sabbia dei tornei; non solo incapace di comandare gli uomini con la forza, ma in imbarazzo già a servire vilmente l’ultima donnicciola! Chiameremo questa vigliaccheria ? diremo che coloro che servono sono codardi e deboli ? Se due, tre o quattro persone non si difendono da un’altra, questo è strano, ma tuttavia possibile; si potrà ben dire giustamente che è mancanza di coraggio. Ma se cento, mille sopportano uno solo, non si dovrà dire che non vogliono, che non osano attaccarlo, e che non è vigliaccheria, ma piuttosto spregevolezza ed abiezione ?
Se si vedono, non cento, non mille uomini, ma cento paesi, mille città, un milione di uomini non assalire uno solo, che li tratta nel migliore dei casi come servi e schiavi, come potremmo chiamare questa? Vigliaccheria ? Ora, naturalmente in tutti i vizi ci sono dei limiti, oltre i quali non possono andare: due uomini, e forse anche dieci, possono temere uno solo; ma se mille, un milione, mille città non si difendono da uno solo questa non è vigliaccheria, perché non arriva fino a questo punto; proprio come il coraggio non arriva fino al punto che uno solo dia la scalata ad una fortezza, assalga un esercito, conquisti un regno. Dunque quale vizio mostruoso è mai questo che non merita nemmeno il nome di vigliaccheria, e per il quale non si trova un termine sufficientemente offensivo, che la natura rinnega di aver generato e la lingua rifiuta di nominare ?
Per di più questo tiranno solo, non c’è bisogno di combatterlo, non occorre sconfiggerlo, è di per sé già sconfitto, basta che il paese non acconsenta alla propria schiavitù. Non bisogna togliergli niente, ma non concedergli nulla. Non occorre che il paese si preoccupi di fare niente per sé, a patto di non fare niente contro di sé. Sono dunque i popoli stessi che si lasciano o piuttosto si fanno tiranneggiare, poiché smettendo di servire ne sarebbero liberi. È il popolo che si assoggetta, che si taglia la gola e potendo scegliere fra l’essere servo e l’essere libero, lascia la libertà e prende il giogo; che acconsente al suo male, o piuttosto lo persegue.
Certo, come il fuoco di una piccola scintilla diviene grande e si rafforza sempre, e più trova legno, più è pronto a bruciarne, e se non vi si mette dell’acqua per spegnerlo, basta non metterci più legno, non avendo più da consumare, si consuma da sé, diviene senza forza e non è più fuoco; allo stesso modo i tiranni, più saccheggiano, più esigono, più rovinano e distruggono, più gli si dà, più li si serve, tanto più si rafforzano e divengono sempre più forti e più rinvigoriti per annientare e distruggere tutto; ma se non gli si dà niente, se non gli si obbedisce, senza combattere, senza colpire, restano nudi e sconfitti e non sono più niente, o sono come il ramo che diviene secco e morto quando la radice non ha più linfa e nutrimento.
Poveri e miseri popoli insensati, nazioni ostinate nel vostro male e cieche nel vostro bene, vi lasciate strappare sotto gli occhi la parte migliore del vostro reddito, saccheggiare i vostri campi, derubare le vostre case e spogliarle dei mobili antichi e di famiglia! Vivete in modo da non poter vantare niente che sia vostro; e ciònonostante sembrerebbe per voi un grande favore tenere in affitto i vostri beni, le vostre famiglie e le vostre vite. E tutto questo danno, questa disgrazia, questa rovina, non vi viene da molti nemici, ma bensì da un solo nemico, da colui che voi fate così potente com’è, per il quale andate coraggiosamente in guerra, per la cui grandezza non rifiutate certo di affrontare la morte. Colui che tanto vi domina non ha che due occhi, due mani, un corpo, non ha niente di più dell’uomo meno importante dell’immenso ed infinito numero delle nostre città, se non la superiorità che gli attribuite per distruggervi.
Siate decisi a non servire più, ed eccovi liberi. Non voglio che lo scacciate o lo scuotiate, ma solo che non lo sosteniate più, e lo vedrete, come un grande colosso al quale è stata tolta la base, piombare giù per il suo stesso peso e rompersi.
Ma, in fondo, è del tutto inutile discutere se la libertà sia un dato di natura, visto che non si può tenere nessuno in schiavitù senza fargli torto, e che non c’è niente al mondo di così contrario alla natura, che è tutta razionale, dell’ingiustizia. Se ne deve concludere che la libertà è un dato naturale, e per ciò stesso, a mio avviso, che non solo siamo nati in possesso della nostra libertà, ma anche con la volontà di difenderla.
Gli animali, per Dio! se gli uomini non fanno troppo i sordi, gli gridano: "Viva la libertà !" Molti muoiono appena sono catturati: come il pesce muore appena fuori dall’ acqua, così quelli chiudono gli occhi e non vogliono sopravvivere alla loro libertà naturale. Se gli animali avessero tra loro qualche gerarchia, farebbero dell’esser liberi la loro nobiltà. Gli altri, dai più grandi ai più piccoli, quando sono catturati, fanno un resistenza così accanita con unghia, corna, becco e zampe, da dimostrare a sufficienza quanto gli sia caro ciò che stanno per perdere.
Così dunque, se ogni essere dotato di sensibilità, dal momento che ce l’ha, avverte il male della sottomissione ed insegue la libertà, se le bestie, che pure sono fatte per servire l’uomo, possono adattarsi a servire solo manifestando il desiderio contrario, quale evento sventurato ha potuto snaturare talmente l’uomo, l’unico nato davvero per vivere liberamente, e fargli perdere il ricordo del suo stato primitivo ed il desiderio di riacquistarlo?
Vi sono tre tipi di tiranni : gli uni ottengono il regno attraverso l’elezione del popolo, gli altri con la forza delle armi, e gli altri ancora per successione ereditaria.
Chi ha ricevuto il potere dello Stato dal popolo dovrebbe essere, forse, più sopportabile e lo sarebbe, penso, sennonché appena si vede innalzato al di sopra degli altri, lusingato da quel non so che chiamato grandezza, decide di non spostarsi più da lì.
Gli eletti trattano i sudditi come se avessero catturato dei tori da domare; i conquistatori li considerano una loro preda; i successori pensano di farne dei loro schiavi naturali.
È incredibile come il popolo, appena è assoggettato, cade rapidamente in un oblio così profondo della libertà, che non gli è possibile risvegliarsi per riottenerla, ma serve così sinceramente e così volentieri che, a vederlo, si direbbe che non abbia perduto la libertà, ma guadagnato la sua servitù.
Ma è certo che la consuetudine, che ha una grande influenza su di noi, ne ha soprattutto nell’insegnarci a servire e, come si dice di Mitridate che si abituò a bere il veleno, nell’insegnarci ad ingoiare ed a non trovare amaro il veleno della servitù.
Non vedo oggi nessuno che, udendo parlare di Nerone, non tremi al solo nome di questo spregevole mostro, di questa ripugnante peste del mondo; e tuttavia, di costui, di quest’incendiario, di questo boia, di questa bestia selvaggia, si può ben dire che dopo la sua morte, spregevole quanto la sua vita, il nobile popolo romano ne ebbe un tale dispiacere, ricordandosi dei suoi giochi e dei suoi festini, che fu sul punto di portarne il lutto.
Perché dico tutto questo ? Non certo perché io ritengo che il paese o il territorio contino qualche cosa, poiché in tutti i paesi la soggezione è amara e piace l’esser libero; ma perché sono dell’avviso che si debba avere pietà per coloro che dalla nascita si sono trovati il giogo al collo, oppure che li si scusi, o meglio che gli si perdoni, se, non avendo visto neanche l’ombra della libertà e non avendone alcun sentore, non si accorgono di quale danno derivi dall’essere schiavi.
Diciamo dunque che all’uomo risultano naturali tutte le cose alle quali si educa e si abitua; ma gli è davvero innato solo quello a cui spinge la natura semplice e non alterata : così la prima ragione della servitù volontaria è l’abitudine: come i più bravi destrieri che prima mordono il freno e poi ne gioiscono, e mentre prima recalcitravano contro la sella, ora si addobbano coi finimenti e tutti fieri si pavoneggiano sotto la bardatura.
Dicono che sono sempre stati sottomessi, che i loro padri hanno vissuto così. Pensano di essere tenuti a sopportare il male e lasciano che gli si dia ad intendere con l’esempio, basando sull’estensione del tempo il potere di coloro che li tiranneggiano.
Si trovano sempre alcuni di carattere più fiero, che sentono il peso del giogo e non possono trattenersi dallo scuoterlo; che non si abituano mai alla soggezione e non possono fare a meno di avvedersi dei loro diritti naturali e di ricordarsi dei loro avi e del loro stato primitivo. Sono spesso questi che, con mente lucida e lo spirito acuto, non si accontentano come il popolino, di guardare ciò che è davanti ai loro piedi, ma guardano indietro ed avanti e ricordano anche il passato per giudicare il futuro e valutare il presente. Sono quelli che, avendo la mente di per sé ben fatta, l’hanno ancora migliorata con lo studio ed il sapere.
Il Gran Turco si è reso conto del fatto che i libri e l’istruzione danno più di qualunque altra cosa agli uomini il senso e la consapevolezza di sé e l’odio per la tirannia. Ora, comunemente, lo zelo e l’affetto di quelli che hanno conservato, nonostante il tempo, la devozione alla libertà, per quanto siano numerosi, resta senza effetto per il fatto che essi non si conoscono reciprocamente: sotto il tiranno, gli viene tolta del tutto la libertà di fare, di parlare e quasi anche di pensare, e rimangono tutti isolati con le loro idee.
Ma quello che è assolutamente certo è che il tiranno non pensa mai che il potere gli sia garantito, finché ha sotto di lui un solo uomo di valore.
In realtà, questa è il tipico atteggiamento del popolino, sempre più numeroso nelle città, che è sospettoso verso chi lo ama ed ingenuo verso chi lo inganna. Non pensiate che vi sia alcun uccello che si catturi meglio alla pania, né pesce che per golosità del verme, si attacchi più rapidamente all’amo di quanto tutti i popoli vengano attratti rapidamente alla servitù, per la minima piuma che passi loro, come si dice, davanti alla bocca. Ed è straordinario che si lascino andare così presto, basta solo che li si solletichi. I teatri, i giochi, le farse, gli spettacoli, i gladiatori, le bestie esotiche, le medaglie, i quadri ed altre simili distrazioni poco serie, erano per i popoli antichi l’esca della servitù, il prezzo della loro libertà, gli strumenti della tirannia. Questi erano i metodi, le pratiche, gli adescamenti che utilizzavano gli antichi tiranni per addormentare i loro sudditi sotto il giogo. Così i popoli, istupiditi, trovando belli quei passatempi, divertiti da un piacere vano, che passava loro davanti agli occhi si abituavano a servire più scioccamente dei bambini che vedendo le luccicanti immagini dei libri illustrati, imparano a leggere.
Dal momento che un re si è dichiarato tiranno, tutti i malvagi, tutta la feccia del regno, non parlo di quel gran numero di ladri e furfanti bollati, che in una repubblica possono fare ben poco, nel bene e nel male, ma quelli che sono posseduti da una ardente ambizione e da una notevole avidità, si ammassano attorno a lui e lo sostengono per prendere parte al bottino, ed essere, sotto il gran tiranno, tirannelli anch’ essi.
Tuttavia, vedendo queste persone che servono il tiranno per trarre profitto dalla sua tirannia e dalla servitù del popolo, mi assale spesso lo stupore per la loro disonestà, e talvolta la pietà per la loro stupidità.
Si ripercorrano tutte le storie antiche, si considerino quelle di cui abbiamo memoria, e si vedrà con chiarezza quanto è grande il numero di coloro che, avendo guadagnato con mezzi disonesti la confidenza dei principi, avendo utilizzato la loro malvagità o abusato della loro ingenuità, alla fine sono stati annientati da quegli stessi che avevano trovato tanta facilità nell’innalzarli, e che hanno mostrato altrettanta incostanza per abbatterli. Certamente nel novero così esteso di persone che si sono mai trovate vicine a tanti cattivi sovrani, poche, o nessuna, non hanno saggiato qualche volta su se stessi la crudeltà del tiranno che avevano precedentemente aizzato contro gli altri, e che hanno alla fine arricchito loro stessi con le loro spoglie.
Anche le persone dabbene, se qualche volta se ne trova qualcuna amata dal tiranno, o perché nelle sue grazie, o perché risplende in lei la virtù e l’integrità, che persino ai più cattivi ispira un certo rispetto di sé quando la si vede da vicino, ma le persone dabbene, io dico, non ci potrebbero resistere; occorre che sentano il male comune e che a loro spese provino cos’è la tirannia.
E, a dire il vero, quale amicizia si può sperare da colui che ha il cuore così duro da odiare i suoi sudditi, che non fanno che obbedirgli? E da colui il quale, per non sapere neanche amare, impoverisce se stesso e distrugge il suo dominio ?
Certamente, il tiranno non è mai amato né ama. L’amicizia è una cosa sacra, e si stabilisce solo fra brave persone, e con una stima reciproca. Essa si coltiva non tanto con i favori quanto con la vita retta. Quello che rende un amico certo dell’altro, è la conoscenza che ha della sua integrità: le garanzie che ne ha, sono la sua bontà naturale, la fede e la costanza. Non può esservi amicizia laddove c’è la crudeltà, laddove c’è la slealtà, laddove c’è l’ingiustizia. E fra i disonesti, quando si associano, c’è un complotto, non una compagnia; non si amano vicendevolmente, ma si temono l’un l’altro; non sono amici, ma sono complici.
Dunque è davvero penoso che, pur vedendo tanti esempi lampanti, vedendo il pericolo così presente, nessuno voglia imparare dalle altrui disgrazie e che, di tante persone che si avvicinano così volentieri ai tiranni, non ce n’è uno che abbia l’accortezza ed il coraggio di dir loro quello che disse nella favola, la volpe al leone, che faceva il malato : “Verrei volentieri a farti visita nella tua tana, ma vedo troppe tracce di animali che vanno avanti verso di te, e non ne vedo una che ritorni indietro.”
Questi miserabili vedono luccicare i tesori del tiranno e osservano sbalorditi i raggi della sua ostentazione; e, attratti da questa luce, si avvicinano e non si accorgono di mettersi nella fiamma che inevitabilmente li consumerà.
Come può accadere dunque che si trovi qualcuno che, con un pericolo così grande e con così poca sicurezza, voglia prendere questo posto disgraziato per servire con una tale difficoltà un signore così pericoloso ? Che tormento, che martirio è questo, mio Dio ? Esistere giorno e notte solo per pensare a piacere ad un uomo solo, e tuttavia aver timore di lui più di ogni altro al mondo; avere sempre l’occhio vigile, l’orecchio in ascolto, per intuire da dove verrà il colpo, per scoprire le imboscate, per avvertire la rovina dei suoi compagni, per scoprire chi lo tradisce, ridere con tutti e tuttavia temere tutti; non avere nessun nemico aperto né amico certo; sempre con il viso sorridente e il cuore paralizzato; non poter essere lieto e non osare essere triste !
Di costoro, i popoli, le nazioni, tutto il mondo a gara, perfino i contadini e i paesani, sanno i nomi, scoprono i loro vizi, addossano su di loro mille oltraggi, mille bassezze, mille maledizioni; tutti i loro discorsi, tutti i loro voti sono contro questi. Ad essi addebitano tutte le disgrazie, tutte le pesti, tutte le loro carestie. E se talvolta gli fanno in apparenza certi onori, nello stesso istante li maledicono nel loro cuore, e provano orrore per loro più che per le bestie feroci. Ecco la gloria, ecco l’onore che ricevono dal loro servizio verso la gente, che se potesse fare in mille pezzi il loro corpo, non sarebbe ancora soddisfatta né sollevata almeno in parte dalla sua pena. Ma anche dopo che sono morti, i posteri si danno da fare perché il nome di quei mangiapopoli sia annerito dall’inchiostro di mille penne, e la loro reputazione fatta a pezzi in mille libri.
Da parte mia penso proprio, e non mi sbaglio, che non ci sia nulla di così contrario a Dio, tanto buono e liberale, come la tirannia, che egli riservi laggiù delle pene particolari per i tiranni ed i loro complici.
Étienne de la Boëtie, umanista e poeta francese (1530-1663).
Da chercheursdeverites Il 02/03/2012
Da chercheursdeverites Il 12/02/2012
Retranche tous ces engagements que tu voyais s'imposer à toi et qui sont autant de bagages qui t'entraînent au fond de la mer.
Sottrai tutti questi obblighi che vedevi imporsi a te, i cui sono come tanti bagagli che ti trascinano in fondo al mare.