Ogni piuma una Ghiandaja
A un Pavon morto rubo,
Per sembrar più bella e gaja,
Tutte a se le accomodo.
Dei Pavoni infra la schiera
Indi fiera se ne va,
Pavoneggiasi l'altera
Quale dea della beltà ;
Ma poi bene raffigurata
Tra le beffe e i scherni fu,
E derisa indi sbalzata
Con fischiate, in sù, e in giù.
E i Pavoni ? Ah ! Quei signori
La spennarono ben ben;
Rifuggi tra i suoi, ma fuori
Pur dell'uscio tratta vien.
Di Ghianadaje un stuolo fra nui
Va com'essa due piè,
Con vestir les spoglie altrui
Ch'egual pompa fan di sè.
Di plagiario il nome a questo ;
Taccio : di ognun qui pensi a sè
Io non voglio essergli infesto ;
Briga tal, non mia non è.
Jean de La Fontaine, Libro IV, tradotto dal conte Luigi de' Rillj - Orsini